Franco Fontana e la fotografia creativa

Comincia a fotografare nel 1961. Frequentatore dei “Fotoclub”, la sua attività è prevalentemente amatoriale, anche se svolge ricerche estetiche su diversi temi. Molto rilevanti saranno quelle dedicate all’espressione astratta del colore, svolte in un periodo in cui l’astrattismo in fotografia era da ricercarsi esclusivamente nel bianco e nero.

Nel 1963 espone alla Terza Biennale Internazionale del Colore a Vienna; l’anno dopo Popular Photography gli pubblica, per la prima volta, un portfolio con testo di Piero Racanicchi. Tiene le prime esposizioni personali nel 1965 a Torino (Società fotografica Subalpina) e nel 1968 a Modena (Galleria della Sala di Cultura). L’esposizione nella città natale segna una svolta nella sua ricerca.

La sua complessa attività e il rilievo internazionale della sua produzione possono essere compendiati in alcune cifre. Gli sono stati dedicati oltre 70 libri, pubblicati da editori italiani, francesi, tedeschi, svizzeri, spagnoli, americani e giapponesi. Ha esposto in musei pubblici e gallerie private di tutto il mondo; oltre 400 sono le mostre personali e di gruppo che ha finora tenuto.

Le sue opere sono conservate in oltre cinquanta musei in tutto il mondo, fra i quali: International Museum of Photography, Rochester; Museum of Modern Art, New York; Museum of Fine Arts, San Francisco; Museum Ludwig, Colonia; Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris; Victoria and Albert Museum, Londra; Stedelijk Museum, Amsterdam; Kunsthaus di Zurigo; Galleria civica d’arte moderna e contemporanea, Torino; The Photographic Museum, Helsinki; Museo Puškin delle belle arti, Mosca; The University of Texas, Austin; Museum of Modern Art, Norman, Oklahoma; Museo d’Arte di San Paolo; Israel Museum, Gerusalemme; Museo Metropolitano, Tokyo; Galleria Nazionale di Pechino; The Australian National Gallery, Melbourne; The Art Gallery of New South Wales, Sydney; e in altre gallerie private.

 

Ha ottenuto importanti riconoscimenti e premi, in Italia e all’estero. Ha collaborato e collabora con riviste e quotidiani: Time-Life, Vogue USA, Vogue France, Il Venerdì di Repubblica, Sette, Panorama, Epoca, Class, Frankfurter Allgemeine, New York Times. Tra le tante campagne pubblicitarie da lui firmate, vanno almeno ricordate quelle per: Fiat, Volkswagen, Ferrovie dello Stato, Snam, Sony, Volvo, Versace, Canon, Kodak, Robe di Kappa. Ha tenuto workshop e conferenze all’estero (Guggenheim Museum, New York; Institute of Technology, Tokyo; Accademia di Bruxelles; Università di Toronto; Parigi; Arles; Rockport; Barcellona; Taipei) e in numerose città italiane (tra le tante: Torino, Politecnico; Roma) e ha collaborato con il Centro Georges Pompidou, nonché con i Ministeri della Cultura di Francia e Giappone. È stato direttore artistico del Toscana FotoFestival.

Per Fontana “La fotografia è una possibilità straordinaria per scavare dentro noi stessi. Per fare fotografie che vi assomiglino dovrete essere umili e sinceri con voi stessi” e ancora “Il primo passo per scattare fotografie convincenti è scoprire chi siete. Altrimenti rischiate di rimanere in maschera per tutta la vita”. “Il mio consiglio spassionato è: Provate, Sperimentatevi, Esplorate. Ai miei studenti ripeto che la fotografia è un pretesto per andare alla ricerca della loro radice”.

Il fotografo creativo – secondo Fontana – non riproduce ma testimonia il mondo, attraverso il suo sguardo rende visibile l’invisibile. E’ ciò che testimonia ed afferma nel libro “Fotografia creativa. Corso con esercizi per svegliare l’artista che dorme dentro di te”

 

 

 

 

 

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