AFRONAUTS

Zambia 1964: Da pochi mesi il Paese ha visto riconosciuta la propria indipendenza dal Regno Unito. Siamo in piena corsa internazionale per la conquista dello spazio. Le autorità di Lusaka danno vita alla prima Agenzia Spaziale del Paese e si inseriscono nella corsa alla conquista della luna cercando di portare nello spazio infinito il primo astronauta africano. Il folle sogno cullato dal professore di scienze in pensione, Edward Makuka Nkoloso che vokleva portare un astronauta africano a conquistare la luna su una nave spaziale costruita in rame e alluminio

è documentato dalla fotografa spagnola Cristina de Middel ripercorre la storia di questo surreale tentativo nel libro fotografico “The Afronauts” che mescola abilmente realtà e finzione in un racconto eccentrico, dove falsi  materiali  d’archivio vengono affiancati ad  ironiche messe in scena,  ricreando un percorso narrativo  variopinto, dove il tessuto documentaristico si confonde con la fantasia.La fotografa spagnola con delicatezza e ironia si aggira tra astronauti in addestramento, velivoli spaziali di fortuna e paesaggi dalle sembianze africane. Il formato libro riflette la natura improvvisata del sogno spaziale dello Zambia, ma anche la peculiare magia dello stesso. La fantasia riveste, infatti, un ruolo primario nel tessere gli spazi vuoti lasciati tra le effettive possibilità e il sogno. Le immagini si susseguono in una piacevole escalation, tra nostalgia e simpatia, che celebra lo spirito audace dei sogni  e la loro caratteristica di sfuggire ai limiti delle circostanze.

Cristina de Middel (nata nel 1975 ad Alicante, Spagna) è una fotografa documentaria e artista che vive e lavora a Londra.

Cristina De Middela ha ottenuto un Master in Fotografia alla University of Oklahoma (2000), una laurea in Belle Arti all’Università di Valencia, Spagna (2001) e una laurea in fotogiornalismo alla Polytechnic University  di Barcellona, Spangna (2002). Oltre a svolgere i suoi progetti personali, la De Middel ha lavorato per riviste quali Esquire e Foam e per diverse NGO. Il suo lavoro le è valso il National Prize for Photojournalism Juan Cancelo (2009), il Fnac’s photographic talent (2009) and il Women in Photography Humble Arts Project Grant (2011). E’ stata finalista alla Open Call GuatePhoto, Guatemala (2012), vincitrice al PhotoPholio del festival Recontres de la Photographie, Arles, nel 2012, diove è poi tornata come artista partecipante l’anno successivo.

E’ stata anche finalista al premio Deutsche Börse Photography e ha vinto l’Infinity Award dell’International Center of Photography di New York per la migliore pubblicazine nel 2012. L’ultimo libro di Cristina De Middel, “Party” si è aggiudicato il premio come miglior libro di fotografia nella categoria International a PhotoEspaña 2014.

Ad un lavoro di fotoreporter, Cristina affianca una produzione personale che mira a mettere in discussione il linguaggio e la veridicità della fotografia come documento. Il suo lavoro di riconsiderazione dei limiti della realtà del medium fotografico le è valso il riconoscimento nazionale e internazionale. Uno stile di narrazione che trova nel libro fotografico la giusta dimensione di espressione, dandole una nuova dimensione come opera d’arte totale.

Questo è il suo sito, date un’occhiata a tutti i suoi lavori: http://www.lademiddel.com/ 

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